Torino è la città magica per eccellenza, e se c’è un posto pieno di magia questo sicuramente è il Duomo all’interno del quale possiamo trovare la “Sacra Sindone”, uno degli oggetti Sacri più famosi e discussi al mondo!
Il Duomo, o cattedrale di San Giovanni Battista, rappresenta l’unico esempio di chiesa rinascimentale barocca presente nel capoluogo piemontese e fu costruito per volere dei Savoia e del vescovo Domenico della Rovere fra il 1491 e il 1498 e, in origine, faceva parte di un complesso di tre chiese che furono abbattute alla fine del ‘400 il campanile invece fu risparmiato ed è ancora visibile.
Ricordatevi del numero 3… ricorrerà più volte all’interno della struttura.
I primi lavori di ampliamento, successivi alla data di consacrazione (1505), furono relativi alla costruzione della cappella, durante il ‘600, che aveva un ruolo ben definito: contenere e custodire la Sacra Sindone che aveva avvolto il corpo di Cristo deposto dalla croce, portata a Torino dai Savoia.
La realizzazione della cappella fu assegnata all’architetto Guarino Guarini e terminata nell’arco di 28 anni e i suoi interni, con i colori che partivano da scuri alla base e vanno sempre più schiarendosi verso la sommità, ancora oggi stupiscono tutti i visitatori. Questo accorgimento fu pensato dal Guarini per soddisfare la richiesta dei Savoia di poter dare slancio verso l’alto alla cupola, ottenuto grazie ad un’illusione ottica.
La cappella venne impreziosita al centro da un altare, in stile barocco realizzato dall’architetto ed ingegnere piemontese Antonio Bertola, caratterizzata dalla teca che conteneva al suo interno il lenzuolo sacro.
Dopo l’incendio che ha colpito la chiesa, a causa di un corto circuito, nella notte tra l'11 e il 12 aprile, sono state adottate misure di protezione maggiori, per salvaguardare la Sacra Sindone, che sarebbe bruciata se non fosse stata sottratta dalle fiamme dai pompieri, i quali sfondarono la teca in vetro contenente la cassetta in legno e argento per portare in salvo il telo sacro.
La facciata del Duomo, in stile rinascimentale in marmo bianco e con tre portoni, ha, alla sua sinistra, la la torre campanaria, realizzata nel 1470 e poi ampliata in altezza nel 1720 dall’architetto siciliano Filippo Juvarra.
Castellamonte, Guarini, Juvarra e tantissimi altri artisti hanno legato il loro nome al Duomo:
Simone Martinez (nipote di Filippo Juvarra) ha realizzato la Tribuna Reale, su commissione volere di Carlo Emanuele III di Savoia, ed è il luogo sotto al quale viene custodita la teca della Sindone in occasione delle manifestazioni.
Pierre Legros, scultore francese, ha realizzato le statue di Santa Cristina e di Santa Teresa, Giovanni Albertoni (Piemonte) il busto di papa Pio IX.
Edoardo Rubino, scultore locale,ha realizzato il monumento al cardinale Giuseppe Gamba.
Lo scultore comasco Matteo Sanmicheli ha realizzato il sepolcro del vescovo Claudio di Seyssel, posto all’interno della Sacrestia.
Segnaliamo inoltre la pala con Santa Barbara e San Girolamo (quarta cappella destra), le tele della Madonna con quattro santi (terza cappella destra) e la pala della Madonna con i santi Ippolito e Cassiano (quinta cappella destra), opere del pittore Bartolomeo Caravoglia e il polittico dei santi Crispino e Crispiniano realizzato da Giovanni Martino Spanzotti (pittore), autore anche del Battesimo di Gesù, ubicato nella sagrestia.
Infine, degno di nota, è l’organo che conta di 3498 canne, 56 registri, due tastiere, 5 somieri e 4 mantici!
Chiudiamo con la numerologia, di cui abbiamo parlato all’inizio:
il numero 3 riconduce sia alla Trinità che ai 3 giorni che Gesù trascorse nel sepolcro e, come detto, è un numero ricorrente all’interno della struttura, come i 3 pennacchi, 3 gruppi di 3 colonne nei vestiboli, 3 archi sotto la cupola.
Ecco il link al sito ufficiale della Sacra Sindone
Ricoradatevi che quella esposta al pubblico, per ragioni di sicurezza, è una copia della Sindone.
L'ultima volta che è stata esposta è stato dal 18 aprile al 24 giugno 2015.
Un'ostensione straordinaria venne fatta in occasione della 43° edizione dell’Incontro internazionale organizzato - dal 28 dicembre 2020 all’ 1 gennaio 2021.
La Sacra Sindone potrebbe essere nuovamente svelata nel 2025.
L’anno Santo della Chiesa Cattolica potrebbe essere l’occasione per l’ostensione del Lino in cui è stato avvolto Gesù Cristo.